Come i papaveri sono considerati “erbacce” e quindi piante da estirpare, ma in realtà attecchiscono in qualsiasi luogo e sono noti a tutti per le proprietà e la bellezza, così il fenomeno della tratta di esseri umani ha un destino saldamente intrecciato a quello dell’umanità, con una capacità di sopravvivenza e di velocissimo adattamento ai contesti.
Le riflessioni di Tiziana Bianchini sono partite da un inquadramento giuridico di questo fenomeno strettamente legato all’immigrazione, per poi descriverne le caratteristiche e le declinazioni concrete, anche nei nostri territori. Il racconto/testimonianza della relatrice ha aiutato a crescere nella consapevolezza di un fenomeno diffuso, grave, complesso, che chiede a tutti una responsabilità, anzitutto in quanto cittadini, nei confronti di altri esseri umani costretti a vere e proprie forme di moderne schiavitù.